Storie / Libro II, 85
1 θρῆνοι δὲ καὶ ταφαί σφεων εἰσὶ αἵδε· τοῖσι ἂν ἀπογένηται ἐκ τῶν οἰκίων ἄνθρωπος τοῦ τις καὶ λόγος ᾖ, τὸ θῆλυ γένος πᾶν τὸ ἐκ τῶν οἰκίων τούτων κατ᾽ ὦν ἐπλάσατο τὴν κεφαλὴν πηλῷ ἢ καὶ τὸ πρόσωπον, κἄπειτα ἐν τοῖσι οἰκίοισι λιποῦσαι τὸν νεκρὸν αὐταὶ ἀνὰ ἀνὰ τὴν πόλιν στρωφώμεναι τύπτονται ἐπεζωσμέναι καὶ φαίνουσαι τοὺς μαζούς, σὺν δέ σφι αἱ προσήκουσαι πᾶσαι, 2ἑτέρωθεν δὲ οἱ ἄνδρες, τύπτονται ἐπεζωμένοι καὶ οὗτοι. ἐπεὰν δὲ ταῦτα ποιήσωσι, οὕτω ἐς τὴν ταρίχευσιν κομίζουσι.
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1) Lamenti funebri e funerali. Quando in una casa viene a mancare qualcuno di riguardo, tutte le persone di sesso femminile si coprono la testa ed anche il viso di fango; lasciano il morto nella casa, e si aggirano per la città percuotendosi, con una cintura alla vita e i seni scoperti; e con loro tutte le donne del parentado. 2) Gli uomini si percuotono con una cintura alla vita. Compiono questo rito, e portano il cadavere a imbalsamare.
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