Storie / Libro II, 87

1 οὕτω μὲν τοὺς τὰ πολυτελέστατα σκευάζουσι νεκρούς, τοὺς δὲ τὰ μέσα βουλομένους τὴν δὲ πολυτελείην φεύγοντας σκευάζουσι ὧδε· 2 ἐπεὰν τοὺς κλυστῆρας πλήσωνται τοῦ ἀπὸ κέδρου ἀλείφατος γινομένου, ἐν ὦν ἔπλησαν τοῦ νεκροῦ τὴν κοιλίην, οὔτε ἀναταμόντες αὐτὸν οὔτε ἐξελόντες τὴν νηδύν, κατὰ δὲ τὴν ἕδρην ἐσηθήσαντες καὶ ἐπιλαβόντες τὸ κλύσμα τῆς ὀπίσω ὁδοῦ ταριχεύουσι τὰς προκειμένας ἡμέρας, τῇ δὲ τελευταίῃ ἐξιεῖσι ἐκ τῆς κοιλίης τὴν κεδρίην τὴν ἐσῆκαν πρότερον. 3 ἣ δὲ ἔχει τοσαύτην δύναμιν ὥστε ἅμα ἑωυτῇ τὴν νηδὺν καὶ τὰ σπλάγχνα κατατετηκότα ἐξάγει· τὰς δὲ σάρκας τὸ λίτρον κατατήκει, καὶ δὴ λείπεται τοῦ νεκροῦ τὸ δέρμα μοῦνον καὶ τὰ ὀστέα. ἐπεὰν δὲ ταῦτα ποιήσωσι, ἀπ᾽ ὦν ἔδωκαν οὕτω τὸν νεκρόν, οὐδὲν ἔτι πρηγματευθέντες.

1 commento:

  1. 1) E’ questa la maniera più costosa d’imbalsamare i morti. Per chi invece, ad evitare forti spese, vuole il trattamento medio, si procede così. 2) Riempiono senz’altro, con siringhe, senza praticarvi incisioni nè toglierne gli intestini, il ventre del morto di olio di cedro: iniettando il liquido, cui si impedisce di tornare indietro, dalla parte posteriore; si immette per il numero di giorni prescritto, il corpo nel sale. E l’ultimo giorno si fa uscire dal ventre l’olio di cedro che vi era stato prima immesso: 3) il quale ha tale efficacia da trasportare con se gli intestini e i visceri disciolti. Le carni invece sono corrose dal salnitro. Sicchè restano del morto la pelle e le ossa. Ciò fatto, gl’imbalsamatori non hanno che da consegnare il morto; ed il loro lavoro è finito.

    RispondiElimina