Storie Libro I, 43

1 τοιούτοισι ἐπείτε οὗτος ἀμείψατο Κροῖσον, ἤισαν μετὰ ταῦτα ἐξηρτυμένοι λογάσι τε νεηνίῃσι καὶ κυσί. ἀπικόμενοι δὲ ἐς τὸν Ὄλυμπον τὸ ὄρος ἐζήτεον τὸ θηρίον, εὑρόντες δὲ καὶ περιστάντες αὐτὸ κύκλῳ ἐσηκόντιζον. 2 ἔνθα δὴ ὁ ξεῖνος, οὗτος δὴ ὁ καθαρθεὶς τὸν φόνον, καλεόμενος δὲ Ἄδρηστος, ἀκοντίζων τὸν ὗν τοῦ μὲν ἁμαρτάνει, τυγχάνει δὲ τοῦ Κροίσου παιδός. 3 ὃ μὲν δὴ βληθεὶς τῇ αἰχμῇ ἐξέπλησε τοῦ ὀνείρου τὴν φήμην, ἔθεε δέ τις ἀγγελέων τῷ Κροίσῳ τὸ γεγονός, ἀπικόμενος δὲ ἐς τὰς Σάρδις τὴν τε μάχην καὶ τὸν τοῦ παιδὸς μόρον ἐσήμηνέ οἱ.

1 commento:

  1. Quando Adrasto ebbe dato a Creso la sua risposta, la spedizione partì, con ampio seguito di giovani scelti e di cani da caccia. Giunsero al monte Olimpo e cominciarono a cercare il cinghiale; trovatolo lo circondarono e presero a scagliargli addosso i loro giavellotti: a questo punto l'ospite, proprio quello purificato da Creso, Adrasto, nel tentativo di centrare il cinghiale finì per sbagliarlo colpendo invece il figlio di Creso. Questi, trafitto dalla punta, dimostrò l'esattezza profetica del sogno. Qualcuno corse ad annunciare a Creso l'accaduto: come giunse a Sardi gli raccontò della battuta di caccia e della disgrazia del figlio.

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