Storie Libro I, 168

1 Φωκαίης μέν νυν πέρι τῆς ἐν Ἰωνίῃ οὕτω ἔσχε παραπλήσια δὲ τούτοισι καὶ Τήιοι ἐποίησαν. ἐπείτε γὰρ σφέων εἷλε χώματι τὸ τεῖχος Ἅρπαγος, ἐσβάντες πάντες ἐς τὰ πλοῖα οἴχοντο πλέοντες ἐπὶ τῆς Θρηίκης, καὶ ἐνθαῦτα ἔκτισαν πόλιν Ἄβδηρα, τὴν πρότερος τούτων Κλαζομένιος Τιμήσιος κτίσας οὐκ ἀπόνητο, ἀλλ᾽ ὑπὸ Θρηίκων ἐξελασθεὶς τιμὰς νῦν ὑπὸ Τηίων τῶν ἐν Ἀβδήροισι ὡς ἥρως ἔχει.

1 commento:

  1. Così dunque andarono le cose riguardo la città ionica di Focea. Vicende molto simili toccarono anche agli abitanti di Teo. Infatti, quando Arpago espugnò le mura di Teo col sistema del terrapieno, si imbarcarono tutti sulle loro navi e si allontanarono facendo rotta verso la Tracia; qui colonizzarono la città di Abdera. Prima di loro Abdera era stata colonizzata da Timesio di Clazomene, ma senza trarne vantaggi perché i Traci lo avevano cacciato: ora è onorato come eroe dai cittadini di Teo stanziatisi ad Abdera.

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