Cato Maior de Senectute, 57

Quid de pratorum viriditate aut arborum ordinibus aut vinearum olivetorumve specie plura dicam? Brevi praecidam: agro bene culto nihil potest esse nec usu uberius nec specie ornatius; ad quem fruendum non modo non retardat, verum etiam invitat atque adlectat senectus. Ubi enim potest illa aetas aut calescere vel apricatione melius vel igni, aut vicissim umbris aquisve refrigerari salubrius?

1 commento:

  1. E dovrei ricordare ancora il verde dei prati, le
    file degli alberi, la bellezza delle vigne o degli oliveti? Taglierò
    corto: niente può essere più ricco di profitto o più bello a vedersi di un
    campo ben coltivato. E a goderne, la vecchiaia non solo non è un ostacolo,
    ma anzi uno stimolo e un incitamento: dove, infatti, questa età può
    scaldarsi meglio al sole o al fuoco, oppure, viceversa, prendere il fresco
    salutare dell'ombra o dell'acqua?

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