Trans Lygios Gotones regnantur, paulo iam adductius quam ceterae Germanorum gentes, nondum tamen supra libertatem. Protinus deinde ab Oceano Rugii et Lemovii; omniumque harum gentium insigne rotunda scuta, breves gladii et erga reges obsequium.
Suionum hinc civitates ipso in Oceano praeter viros armaque classibus valent. Forma navium eo differt, quod utrimque prora paratam semper adpulsui frontem agit. Nec velis ministrantur nec remos in ordinem lateribus adiungunt: solutum, ut in quibusdam fluminum, et mutabile, ut res poscit, hinc vel illinc remigium. Est apud illos et opibus honos, eoque unus imperitat, nullis iam exceptionibus, non precario iure parendi. Nec arma, ut apud ceteros Germanos, in promiscuo, sed clausa sub custode, et quidem servo, quia subitos hostium incursus prohibet Oceanus, otiosae porro armatorum manus facile lasciviunt. Enimvero neque nobilem neque ingenuum, ne libertinum quidem armis praeponere regia utilitas est.
Al di là dei Lugi stanno i Gotoni, retti da monarchia, più autoritaria
RispondiEliminache presso le altre genti germaniche, ma non al punto da schiacciare la
libertà. Seguono subito dopo, in direzione dell'Oceano, Rugi e Lemovi;
caratterizzano queste popolazioni lo scudo rotondo, la spada corta e
l'obbedienza ai loro re.
Di là in poi, proprio nell'Oceano, abitano le tribù dei Suioni, potenti,
oltre che per gli uomini e le armi, per le loro flotte. La forma delle
loro navi differisce dalle altre, perché presentano una prua sulle due
estremità con la fronte sempre pronta all'approdo. Non manovrano con le
vele, né dispongono i remi in fila regolare sui fianchi: i remi sono
mobili, come in certi casi nella navigazione fluviale, e spostabili da una
parte e dall'altra, secondo necessità. Essi danno importanza anche alla
ricchezza: per questo uno solo ha in mano il potere, questa volta senza
limitazioni e con diritto assoluto all'obbedienza. Le armi non sono, come
per gli altri Germani, a disposizione di tutti, bensì custodite sotto
chiave, precisamente da uno schiavo, perché l'Oceano impedisce incursioni
improvvise dei nemici e anche perché schiere di armati in ozio si
lascianoprendere facilmente la mano; sicché non conviene a un re affidare
le armi né a un notabile né a un libero e neppure a un liberto.