Storie / Libro III, 75

1 Φαμένου δὲ καὶ ταῦτα ἑτοίμου εἶναι ποιέειν τοῦ Πρηξάσπεος, συγκαλέσαντες Πέρσας οἱ Μάγοι ἀνεβίβασαν αὐτὸν ἐπὶ πύργον καὶ ἀγορεύειν ἐκέλευον. ὁ δὲ τῶν μὲν ἐκεῖνοι προσεδέοντο αὐτοῦ, τούτων μὲν ἑκὼν ἐπελήθετο, ἀρξάμενος δὲ ἀπ᾽ Ἀχαιμένεος ἐγενεηλόγησε τὴν πατριὴν τὴν Κύρου, μετὰ δὲ ὡς ἐς τοῦτον κατέβη τελευτῶν ἔλεγε ὅσα ἀγαθὰ Κῦρος Πέρσας πεποιήκοι, 2 διεξελθὼν δὲ ταῦτα ἐξέφαινε τὴν ἀληθείην, φάμενος πρότερον μὲν κρύπτειν (οὐ γάρ οἱ εἶναι ἀσφαλὲς λέγειν τὰ γενόμενα), ἐν δὲ τῷ παρεόντι, ἀναγκαίην μιν καταλαμβάνειν φαίνειν. καὶ δὴ ἔλεγε τὸν μὲν Κύρου Σμέρδιν ὡς αὐτὸς ὑπὸ Καμβύσεω ἀναγκαζόμενος ἀποκτείνειε, τοὺς Μάγους δὲ βασιλεύειν. 3 Πέρσῃσι δὲ πολλὰ ἐπαρησάμενος εἰ μὴ ἀνακτησαίατο ὀπίσω τὴν ἀρχὴν καὶ τοὺς Μάγους τισαίατο, ἀπῆκε ἑωυτὸν ἐπὶ κεφαλὴν φέρεσθαι ἀπὸ τοῦ πύργου κάτω. Πρηξάσπης μέν νυν ἐὼν τὸν πάντα χρόνον ἀνὴρ δόκιμος οὕτω ἐτελεύτησε.

1 commento:

  1. Visto che Pressaspe accettava di assecondarli, i Magi, dopo averlo convinto, aggiunsero una seconda proposta: manifestarono l'intenzione di convocare tutti i Persiani sotto le mura della reggia e invitarono Pressaspe a salire su una torre e a proclamare che il potere era nelle mani di Smerdi figlio di Ciro e di nessun altro. Affidavano a lui tale compito, perché godeva del maggior credito fra i Persiani e perché a più riprese aveva già affermato che Smerdi figlio di Ciro era vivo e ne aveva negato l'uccisione. Pressaspe si dichiarò pronto anche a questo; i Magi convocarono i Persiani e lo fecero salire sopra una torre invitandolo a parlare. Ma lui ignorò deliberatamente il discorso preteso dai Magi ed espose la genealogia di Ciro a partire da Achemene; arrivato a Ciro ne enumerò i meriti nei confronti dei Persiani e al termine di questa rassegna rivelò tutta la verità: confessò di averla tenuta nascosta per i pericoli che avrebbe corso narrando tutto l'accaduto; ora invece si sentiva in dovere di svelarla. In particolare dichiarò di avere assassinato lui Smerdi figlio di Ciro, costrettovi da Cambise, e denunciò i Magi come usurpatori del potere regale. E dopo aver lanciato numerose maledizioni contro i Persiani, se non avessero riconquistato il potere e preso vendetta sui Magi, si gettò a capofitto giù dalla torre. Così morì Pressaspe, che per tutta la sua vita fu un uomo degno della massima stima.

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