Storie / Libro III, 57

1 Οἱ δ᾽ ἐπὶ τὸν Πολυκράτεα στρατευσάμενοι Σαμίων, ἐπεὶ οἱ Λακεδαιμόνιοι αὐτοὺς ἀπολιπεῖν ἔμελλον, καὶ αὐτοὶ ἀπέπλεον ἐς Σίφνον, 2 χρημάτων γὰρ ἐδέοντο, τὰ δὲ τῶν Σιφνίων πρήγματα ἤκμαζε τοῦτον τὸν χρόνον, καὶ νησιωτέων μάλιστα ἐπλούτεον, ἅτε ἐόντων αὐτοῖσι ἐν τῇ νήσῳ χρυσέων καὶ ἀργυρέων μετάλλων, οὕτω ὥστε ἀπὸ τῆς δεκάτης τῶν γινομένων αὐτόθεν χρημάτων θησαυρὸς ἐν Δελφοῖσι ἀνάκειται ὅμοια τοῖσι πλουσιωτάτοισι· αὐτοὶ δὲ τὰ γινόμενα τῷ ἐνιαυτῷ ἑκάστῳ χρήματα διενέμοντο. 3 ὅτε ὦν ἐποιεῦντο τὸν θησαυρόν, ἐχρέωντο τῷ χρηστηρίῳ εἰ αὐτοῖσι τὰ παρεόντα ἀγαθὰ οἷά τε ἐστὶ πολλὸν χρόνον παραμένειν· ἡ δὲ Πυθίη ἔχρησέ σφι τάδε.

1 commento:

  1. Quei Sami che avevano mosso guerra a Policrate, vedendo gli Spartani ormai pronti ad abbandonarli, salparono anch'essi facendo rotta verso Sifno; avevano un grande bisogno di denaro e a quell'epoca Sifno era all'apice dello splendore; era l'isola più ricca di tutte: vi si trovavano miniere d'oro e d'argento così produttive che il tesoro dei Sifni a Delfi, costituito con la decima parte dei metalli preziosi estratti, è pari a quello delle città più opulente; essi poi ogni anno si ripartivano fra loro le ricchezze estratte. Quando decisero di costruire il tesoro, interrogarono l'oracolo chiedendo se i beni che possedevano erano tali da durare nel tempo; e la Pizia diede il seguente responso:…" Quando di Sifno a voi bianco sarà il pritaneo, e la piazza, Rida col candido ciglio, bisogno è di un uomo assennato, Contro l'insidia celata e l'araldo ch'è tinto rosso"… (Ma quando a Sifno il pritaneo si fa bianco e bianca la siepe del mercato allora c'è bisogno di un uomo saggio per guardarsi da una insidia di legno e da un araldo rosso). A quell'epoca a Sifno la piazza del mercato e il pritaneo erano rivestiti di marmo di Paro.

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