Storie / Libro III, 46

1 Ἐπείτε δὲ οἱ ἐξελασθέντες Σαμίων ὑπὸ Πολυκράτεος ἀπίκοντο ἐς τὴν Σπάρτην, καταστάντες ἐπὶ τοὺς ἄρχοντας ἔλεγον πολλὰ οἷα κάρτα δεόμενοι· οἳ δέ σφι τῇ πρώτῃ καταστάσι ὑπεκρίναντο τὰ μὲν πρῶτα λεχθέντα ἐπιλελῆσθαι, τὰ δὲ ὕστατα οὐ συνιέναι. 2 μετὰ δὲ ταῦτα δεύτερα καταστάντες ἄλλο μὲν εἶπον οὐδέν, θύλακον δὲ φέροντες ἔφασαν τὸν θύλακον ἀλφίτων δέεσθαι. οἳ δέ σφι ὑπεκρίναντο τῷ θυλάκῳ περιεργάσθαι· βοηθέειν δ᾽ ὦν ἔδοξε αὐτοῖσι.

1 commento:

  1. Quando i Sami respinti da Policrate giunsero a Sparta, si presentarono davanti ai magistrati e parlarono a lungo, da persone pressate dalla necessità. Ma i magistrati al primo colloquio risposero che le cose dette dai Sami all'inizio se le erano già dimenticate e che le ultime non riuscivano a capirle. Più tardi i Sami si presentarono una seconda volta, ma non fecero più alcun discorso: portarono con sé un sacco e dissero semplicemente che mancava della farina; gli Spartani risposero che il sacco non aveva bisogno di spiegazioni, comunque decisero di venire in loro aiuto.

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