Storie / Libro III, 20

1 Ἐπείτε δὲ τῷ Καμβύσῃ ἐκ τῆς Ἐλεφαντίνης ἀπίκοντο οἱ Ἰχθυοφάγοι, ἔπεμπε αὐτοὺς ἐς τοὺς Αἰθίοπας ἐντειλάμενος τὰ λέγειν χρῆν καὶ δῶρα φέροντας πορφύρεόν τε εἷμα καὶ χρύσεον στρεπτὸν περιαυχένιον καὶ ψέλια καὶ μύρου ἀλάβαστρον καὶ φοινικηίου οἴνου κάδον. οἱ δὲ Αἰθίοπες οὗτοι, ἐς τοὺς ἀπέπεμπε ὁ Καμβύσης, λέγονται εἶναι μέγιστοι καὶ κάλλιστοι ἀνθρώπων πάντων. 2 νόμοισι δὲ καὶ ἄλλοισι χρᾶσθαι αὐτοὺς κεχωρισμένοισι τῶν ἄλλων ἀνθρώπων καὶ δὴ καὶ κατὰ τὴν βασιληίην τοιῷδε· τὸν ἂν τῶν ἀστῶν κρίνωσι μέγιστόν τε εἶναι καὶ κατὰ τὸ μέγαθος ἔχειν τὴν ἰσχύν, τοῦτον ἀξιοῦσι βασιλεύειν.

1 commento:

  1. Quando gli Ittiofagi giunsero da Elefantina, Cambise li inviò presso gli Etiopi con un preciso messaggio da riferire e con doni per il re locale: una veste di porpora, una collana e braccialetti d'oro, un vaso di alabastro colmo di unguenti e uno colmo di vino di palma. Pare che questi Etiopi presso i quali Cambise mandava la sua ambasceria siano gli uomini più alti e più belli del mondo. E le loro usanze, dicono, differiscono da quelle di tutti gli altri popoli, in particolare a proposito del potere regale: come sovrano essi sceglierebbero il cittadino più alto e più forte, in proporzione all'altezza, considerandolo il più adatto a regnare.

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