Storie / Libro III, 116

1 Πρὸς δὲ ἄρκτου τῆς Εὐρώπης πολλῷ τι πλεῖστος χρυσὸς φαίνεται ἐών· ὅκως μὲν γινόμενος, οὐκ ἔχω οὐδὲ τοῦτο ἀτρεκέως εἶπαι, λέγεται δὲ ὑπὲκ τῶν γρυπῶν ἁρπάζειν Ἀριμασποὺς ἄνδρας μουνοφθάλμους. 2πείθομαι δὲ οὐδὲ τοῦτο ὅκως μουνόφθαλμοι ἄνδρες φύονται, φύσιν ἔχοντες τὴν ἄλλην ὁμοίην τοῖσι ἄλλοισι ἀνθρώποισι· 3 αἱ δὲ ὦν ἐσχατιαὶ οἴκασι, περικληίουσαι τὴν ἄλλην χώρην καὶ ἐντὸς ἀπέργουσαι, τὰ κάλλιστα δοκέοντα ἡμῖν εἶναι καὶ σπανιώτατα ἔχειν αὗται.

1 commento:

  1. Sembra chiaro che la maggiore quantità di oro si trova nelle regioni settentrionali dell'Europa; ma come lo si ottenga è un altro argomento su cui non posso fornire notizie sicure: si racconta che gli Arimaspi, uomini provvisti di un solo occhio, lo strappino ai grifoni. Ma io non credo all'esistenza di uomini che possiedono fin dalla nascita un unico occhio, e uguali per tutto il resto agli altri esseri umani. Comunque le estreme contrade della terra, che circondano e racchiudono tutti gli altri paesi, sembrano proprio possedere tutte le risorse per noi più pregiate e più rare.

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