Storie / Libro II, 47

1 ὗν δὲ Αἰγύπτιοι μιαρὸν ἥγηνται θηρίον εἶναι, καὶ τοῦτο μὲν ἤν τις ψαύσῃ αὐτῶν παριὼν αὐτοῖσι τοῖσι ἱματίοισι ἀπ᾽ ὦν ἔβαψε ἑωυτὸν βὰς ἐς τὸν ποταμόν· τοῦτο δὲ οἱ συβῶται ἐόντες Αἰγύπτιοι ἐγγενέες ἐς ἱρὸν οὐδὲν τῶν ἐν Αἰγύπτῳ ἐσέρχονται μοῦνοι πάντων, οὐδέ σφι ἐκδίδοσθαι οὐδεὶς θυγατέρα ἐθέλει οὐδ᾽ ἄγεσθαι ἐξ αὐτῶν, ἀλλ᾽ ἐκδίδονταί τε οἱ συβῶται καὶ ἄγονται ἐξ ἀλλήλων. 2 τοῖσι μέν νυν ἄλλοισι θεοῖσι θύειν ὗς οὐ δικαιοῦσι Αἰγύπτιοι, Σελήνῃ δὲ καὶ Διονύσῳ μούνοισι τοῦ αὐτοῦ χρόνου, τῇ αὐτῇ πανσελήνῳ, [τοὺς] ὗς θύσαντες πατέονται τῶν κρεῶν. διότι δὲ τοὺς ὗς ἐν μὲν τῇσι ἄλλῃσι ὁρτῇσι ἀπεστυγήκασι ἐν δὲ ταύτῃ θύουσι, ἔστι μὲν λόγος περὶ αὐτοῦ ὑπ᾽ Αἰγυπτίων λεγόμενος, ἐμοὶ μέντοι ἐπισταμένῳ οὐκ εὐπρεπέστερος ἐστὶ λέγεσθαι. 3 θυσίη δὲ ἥδε τῶν ὑῶν τῇ Σελήνῃ ποιέεται· ἐπεὰν θύσῃ, τὴν οὐρὴν ἄκρην καὶ τὸν σπλῆνα καὶ τὸν ἐπίπλοον συνθεὶς ὁμοῦ κατ᾽ ὦν ἐκάλυψε πάσῃ τοῦ κτήνεος τῇ πιμελῇ τῇ περὶ τὴν νηδὺν γινομένῃ, καὶ ἔπειτα καταγίζει πυρί· τὰ δὲ ἄλλα κρέα σιτέονται ἐν τῇ πανσελήνῳ ἐν τῇ ἂν τὰ ἱρὰ θύσωσι, ἐν ἄλλῃ δὲ ἡμέρῃ οὐκ ἂν ἔτι γευσαίατο. οἱ δὲ πένητες αὐτῶν ὑπ᾽ ἀσθενείης βίου σταιτίνας πλάσαντες ὗς καὶ ὀπτήσαντες ταύτας θύουσι.

1 commento:

  1. 1) Gli Egiziani considerano il maiale un animale immondo; già uno, se fa tanto di sfiorare un maiale passandogli accanto, va subito a immergersi nel fiume, così com'è, con tutti i vestiti indosso; i guardiani di maiali, poi, anche se egiziani di nascita, sono gli unici a non poter entrare in alcun santuario egiziano; e nessuno desidera concedere per sposa sua figlia a uno di loro, o prendere in moglie la figlia di un porcaro, tanto che i porcari finiscono per celebrare matrimoni solo all'interno del gruppo. 2) Gli Egiziani non ritengono lecito offrire suini a dei che non siano Selene e Dioniso; a tali divinità sacrificano maiali, nello stesso periodo, nello stesso plenilunio, e ne mangiano le carni. Sul motivo per cui nelle altre feste si astengono con orrore dai maiali, e in questa invece ne sacrificano, gli Egiziani narrano una leggenda: io la conosco ma non mi sembra molto decorosa da riferire. 3) L'offerta del maiale alla dea Selene avviene nel modo seguente: una volta ucciso l'animale, si prendono insieme la punta della coda, la milza e l'omento, li si ricopre per bene col grasso ventrale della vittima e li si brucia; delle altre carni ci si ciba nel giorno di plenilunio, lo stesso in cui il rito ha luogo: in giorni diversi non le si assaggerebbe nemmeno. I poveri, non avendo altre risorse, impastano focacce in forma di maiale, le fanno cuocere e poi le "sacrificano".

    RispondiElimina