Storie / Libro II, 103

1 ταῦτα δὲ ποιέων διεξήιε τὴν ἤπειρον, ἐς ὃ ἐκ τῆς Ἀσίης ἐς τὴν Εὐρώπην διαβὰς τούς τε Σκύθας κατεστρέψατο καὶ τοὺς Θρήικας. ἐς τούτους δέ μοι δοκέει καὶ προσώτατα ἀπικέσθαι ὁ Αἰγύπτιος στρατός· ἐν μὲν γὰρ τῇ τούτων χώρῃ φαίνονται σταθεῖσαι αἱ στῆλαι, τὸ δὲ προσωτέρω τούτων οὐκέτι. 2 ἐνθεῦτεν δὲ ἐπιστρέψας ὀπίσω ἤιε, καὶ ἐπείτε ἐγίνετο ἐπὶ Φάσι ποταμῷ, οὐκ ἔχω τὸ ἐνθεῦτεν ἀτρεκέως εἰπεῖν εἴτε αὐτὸς ὁ βασιλεὺς Σέσωστρις ἀποδασάμενος τῆς ἑωυτοῦ στρατιῆς μόριον ὅσον δὴ αὐτοῦ κατέλιπε τῆς χώρης οἰκήτορας, εἴτε τῶν τινες στρατιωτέων τῇ πλάνῃ αὐτοῦ ἀχθεσθέντες [ περὶ Φᾶσιν ποταμὸν ] κατέμειναν.

1 commento:

  1. 1) Così facendo attraversò l'intero continente, poi passò dall'Asia in Europa e assoggettò gli Sciti e i Traci. Queste mi sembrano le regioni estreme toccate dall'esercito egiziano: in effetti nel paese degli Sciti e dei Traci si vedono ancora erette delle stele commemorative, che spingendosi oltre non si vedono più. 2) Di là ritirandosi tornò indietro e raggiunse il fiume Fasi dove non saprei dire con certezza se fu il re Sesostri personalmente a distaccare una parte del suo esercito e a lasciarla sul posto per colonizzare la regione, oppure se alcuni soldati decisero di stabilirsi nei dintorni del Fasi, stanchi di girovagare con il loro re.

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