De bello Gallico / Libro III, 1
Cum in Italiam proficisceretur Caesar, Ser. Galbam cum legione XII. et parte equitatus in Nantuates, Veragros Sedunosque misit, qui a finibus Allobrogum et lacu Lemanno et flumine Rhodano ad summas Alpes pertinent. Causa mittendi fuit quod iter per Alpes, quo magno cum periculo magnisque cum portoriis mercatores ire consuerant, patefieri volebat. Huic permisit, si opus esse arbitraretur, uti in his locis legionem hiemandi causa conlocaret. Galba secundis aliquot proeliis factis castellisque compluribus eorum expugnatis, missis ad eum undique legatis obsidibusque datis et pace facta, constituit cohortes duas in Nantuatibus conlocare et ipse cum reliquis eius legionis cohortibus in vico Veragrorum, qui appellatur Octodurus hiemare; qui vicus positus in valle non magna adiecta planitie altissimis montibus undique continetur. Cum hic in duas partes flumine divideretur, alteram partem eius vici Gallis [ad hiemandum] concessit, alteram vacuam ab his relictam cohortibus attribuit. Eum locum vallo fossaque munivit.
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Cesare, partendo per l'Italia, mandò Servio Galba con la dodicesima legione e parte della cavalleria nei territori dei Nantuati, dei Veragri e dei Seduni, che dalla regione degli Allobrogi, dal lago Lemano e dal Rodano raggiungono la cima delle Alpi. Lo scopo era di aprire la via attraverso le Alpi, che i mercanti di solito percorrevano sottoposti a gravi rischi e pesanti dazi. Cesare diede a Galba il permesso di svernare con la legione in quei luoghi, se lo avesse ritenuto opportuno. Galba riportò alcuni successi in battaglia ed espugnò parecchie fortezze nemiche: tutti i popoli della zona gli mandarono ambascerie. Ricevuti gli ostaggi e conclusa la pace, decise di stanziare nelle terre dei Nantuati due coorti, mentre con le rimanenti pose i quartieri d'inverno in un villaggio dei Veragri, Octoduro, situato in una valle a cui si aggiunge una modesta pianura, chiuso tutt'intorno da monti altissimi. Dato che un fiume divideva il villaggio in due parti, una Galba la concesse ai Galli, perché vi svernassero, ma l'altra ordinò di evacuarla e la riservò alle sue coorti. Fortificò il sito con un vallo e un fossato.
RispondiEliminaCesare partendo per l'Italia mandò Servio Galba con la dodicesima legione e parte della cavalleria (nel territorio) dei Nantuati, Varagri e Deduni, che dal confine degli Allobrogi e dal lago Lemanno e dal fiume Rodano si estendono sino alla sommità delle Alpi. Il motivo di mandar(lo) fu che voleva si rendesse praticabile la via attraverso le Alpi, dove i mercanti erano solito andare con grande pericolo e (con) grandi gabelle. Dette il compito a costui, se avesse pensato che fosse opportuno, di porre la legione in questi luoghi per svernare. Fatte alcune battaglie con esito favorevole ed espugnate moltissime fortezze di quelli, da ogni parte essendo state mandati a lui ambasciatori e fatta la pace, Galba stabilì di porre fra i Nantuati due coorti e con le altre coorti di quella legione di svernare egli stesso nel cantone dei Varagri, che si chiama Ottoduro; questo cantone posto nella valle, unita una non grande pianura, è chiuso da ogni parte da altissimi monti. Questo essendo diviso dal fiume in due parti, concesse ai Galli una parte di quel cantone, destinò alle coorti per svernare l'altra parte lasciata vuota da questi. Rafforzò quel luogo con un terrapieno ed una fossa.
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