Storie Libro I, 97

1 πλεῦνος δὲ αἰεὶ γινομένου τοῦ ἐπιφοιτέοντος, οἷα πυνθανομένων τὰς δίκας ἀποβαίνειν κατὰ τὸ ἐόν, γνοὺς ὁ Δηιόκης ἐς ἑωυτὸν πᾶν ἀνακείμενον οὔτε κατίζειν ἔτι ἤθελε ἔνθα περ πρότερον προκατίζων ἐδίκαζε, οὔτ᾽ ἔφη δίκαν ἔτι· οὐ γὰρ οἱ λυσιτελέειν τῶν ἑωυτοῦ ἐξημεληκότα τοῖσι πέλας δι᾽ ἡμέρης δικάζειν. 2 ἐούσης ὦν ἁρπαγῆς καὶ ἀνομίης ἔτι πολλῷ μᾶλλον ἀνὰ τὰς κώμας ἢ πρότερον ἦν, συνελέχθησαν οἱ Μῆδοι ἐς τὠυτὸ καὶ ἐδίδοσαν σφίσι λόγον, λέγοντες περὶ τῶν κατηκόντων. ὡς δ᾽ ἐγὼ δοκέω, μάλιστα ἔλεγον οἱ τοῦ Δηιόκεω φίλοι 3 "οὐ γὰρ δὴ τρόπῳ τῷ παρεόντι χρεώμενοι δυνατοὶ εἰμὲν οἰκέειν τὴν χώρην, φέρε στήσωμεν ἡμέων αὐτῶν βασιλέα· καὶ οὕτω ἥ τε χωρῇ εὐνομήσεται καὶ αὐτοὶ πρὸς ἔργα τρεψόμεθα, οὐδὲ ὑπ᾽ ἀνομίης ἀνάστατοι ἐσόμεθα." ταῦτά κῃ λέγοντες πείθουσι ἑωυτοὺς βασιλεύεσθαι.

1 commento:

  1. La folla cresceva col passare dei giorni perché si sapeva che i processi avevano l'esito dovuto; Deioce, resosi conto di tenere ormai in pugno l'intera situazione, rifiutò di sedersi sullo scranno dove sino ad allora si era installato per dirimere le cause; e dichiarò che non avrebbe più emesso sentenze: non era vantaggioso per i suoi affari occuparsi delle questioni altrui e fare il giudice per tutta la giornata. Così, quando ruberie e illegalità nei vari villaggi furono ancora più frequenti di prima, i Medi si riunirono in assemblea e discussero fra di loro, parlando della situazione presente (a parlare, io credo, furono soprattutto gli amici di Deioce): "Nelle condizioni attuali il nostro paese non è abitabile. Nominiamo re uno di noi; il paese sarà regolato da buone leggi e noi potremo dedicarci ai nostri affari senza i rischi dovuti al disordine pubblico". E con questi ragionamenti si convinsero a darsi un re.

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