Storie Libro I, 62


1 ἐξ Ἐρετρίης δὲ ὁρμηθέντες διὰ ἑνδεκάτου ἔτεος ἀπίκοντο ὀπίσω, καὶ πρῶτον τῆς Ἀττικῆς ἴσχουσι Μαραθῶνα. ἐν δὲ τούτῳ τῷ χώρῳ σφι στρατοπεδευομένοισι οἵ τε ἐκ τοῦ ἄστεος στασιῶται ἀπίκοντο ἄλλοι τε ἐκ τῶν δήμων προσέῤῥεον, τοῖσι ἡ τυραννὶς πρὸ ἐλευθερίης ἦν ἀσπαστότερον. 2 οὗτοι μὲν δὴ συνηλίζοντο, Ἀθηναίων δὲ οἱ ἐκ τοῦ ἄστεος, ἕως μὲν Πεισίστρατος τὰ χρήματα ἤγειρε, καὶ μεταῦτις ὡς ἔσχε Μαραθῶνα, λόγον οὐδένα εἶχον· ἐπείτε δὲ ἐπύθοντο ἐκ τοῦ Μαραθῶνος αὐτὸν πορεύεσθαι ἐπὶ τὸ ἄστυ, οὕτω δὴ βοηθέουσι ἐπ᾽ αὐτόν. 3 καὶ οὗτοί τε πανστρατιῇ ἤισαν ἐπὶ τοὺς κατιόντας καὶ οἱ ἀμφὶ Πεισίστρατον, ὡς ὁρμηθέντες ἐκ Μαραθῶνος ἤισαν ἐπὶ τὸ ἄστυ, ἐς τὠυτὸ συνιόντες ἀπικνέονται ἐπὶ Παλληνίδος Ἀθηναίης ἱρόν, καὶ ἀντία ἔθεντο τὰ ὅπλα. 4 ἐνθαῦτα θείῃ πομπῇ χρεώμενος παρίσταται Πεισιστράτῳ Ἀμφίλυτος ὁ Ἀκαρνὰν χρησμολόγος ἀνήρ, ὅς οἱ προσιὼν χρᾷ ἐν ἑξαμέτρῳ τόνῳ τάδε λέγων·
"ἔῤῥιπται δ᾽ ὁ βόλος, τὸ δὲ δίκτυον ἐκπεπέτασται,
θύννοι δ᾽ οἰμήσουσι σεληναίης διὰ νυκτός."

1 commento:

  1. Muovendo da Eretria fecero ritorno in Attica, a distanza di oltre dieci anni dalla loro fuga. In Attica il primo luogo che occuparono fu Maratona; mentre stavano lì accampati si unirono a loro dei ribelli provenienti dalla città, e altri ne affluivano dai demi: tutta gente che abbracciava la tirannide preferendola alla libertà. Costoro quindi si andavano radunando: gli Ateniesi rimasti in città, finché Pisistrato raccoglieva finanziamenti e poi per tutto il tempo che si trattenne a Maratona, non si preoccuparono minimamente; ma quando seppero che stava marciando da Maratona su Atene allora finalmente scesero in campo contro di lui. Mentre l'esercito cittadino marciava incontro agli assalitori, Pisistrato e i suoi si erano mossi da Maratona e avanzavano verso la città; convergendo finirono perciò per incontrarsi nel demo di Pallene, all'altezza del tempio di Atena Pallenide, e lì i due eserciti si schierarono uno di fronte all'altro. In quel momento, spinto da ispirazione divina, si presentò a Pisistrato l'indovino Anfilito di Acarnania, gli si avvicinò e pronunciò la seguente profezia in esametri:…”Ecco, la rete è gettata, distesa è la rete nel mare. Vi si precipiteranno ora i tonni al chiaror della luna”… (La rete è stata lanciata, le sue maglie si sono distese, i tonni vi irromperanno dentro in una notte di luna).

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