Solonis quidem sapientis est elogium, quo se negat velle suam mortem dolore amicorum et lamentis vacare. Volt, credo, se esse carum suis; sed haud scio an melius Ennius:
Nemo me lacrumis decoret neque funera fletu faxit.
Pitagora vieta che si diserti dal proprio posto di guardia nella vita senza un ordine del comandante, cioè del dio. C'è un distico di Solone il sapiente in cui dice di non volere una morte priva del dolore e del pianto degli amici; vuole, credo, esser caro ai suoi. Ma forse si esprime meglio Ennio:
«Nessuno mi onori con le lacrime e celebri le mie esequie con il pianto.»
Ritiene che non si debba piangere la morte perché è seguita dall'immortalità.
Pitagora vieta che si diserti dal
RispondiEliminaproprio posto di guardia nella vita senza un ordine del comandante, cioè
del dio. C'è un distico di Solone il sapiente in cui dice di non volere
una morte priva del dolore e del pianto degli amici; vuole, credo, esser
caro ai suoi. Ma forse si esprime meglio Ennio:
«Nessuno mi onori con le lacrime
e celebri le mie esequie con il pianto.»
Ritiene che non si debba piangere la morte perché è seguita
dall'immortalità.