Storie / Libro III, 77

1 Ἐπιστᾶσι δὲ ἐπὶ τὰς πύλας ἐγίνετο οἷόν τι Δαρείῳ ἡ γνώμη ἔφερε· καταιδεόμενοι γὰρ οἱ φύλακοι ἄνδρας τοὺς Περσέων πρώτους καὶ οὐδὲν τοιοῦτο ὑποπτεύοντες ἐξ αὐτῶν ἔσεσθαι, παρίεσαν θείῃ πομπῇ χρεωμένους, οὐδ᾽ ἐπειρώτα οὐδείς. 2 ἐπείτε δὲ καὶ παρῆλθον ἐς τὴν αὐλήν, ἐνέκυρσαν τοῖσι τὰς ἀγγελίας ἐσφέρουσι εὐνούχοισι· οἵ σφεας ἱστόρεον ὅ τι θέλοντες ἥκοιεν, καὶ ἅμα ἱστορέοντες τούτους τοῖσι πυλουροῖσι ἀπείλεον ὅτι σφέας παρῆκαν, ἶσχόν τε βουλομένους τοὺς ἑπτὰ ἐς τὸ πρόσω παριέναι. 3 οἳ δὲ διακελευσάμενοι καὶ σπασάμενοι τὰ ἐγχειρίδια τούτους μὲν τοὺς ἴσχοντας αὐτοῦ ταύτῃ συγκεντέουσι, αὐτοὶ δὲ ἤισαν δρόμῳ ἐς τὸν ἀνδρεῶνα.

1 commento:

  1. Davanti alle porte accadde quanto Dario aveva previsto: le sentinelle per rispetto di fronte a uomini che erano tra i più insigni dei Persiani e non sospettandoli capaci di una cosa simile, li lasciarono passare, come scortati dagli dèi: nessuno osò interrogarli. Quando poi furono nel cortile, si imbatterono negli eunuchi incaricati di introdurre presso il re le ambascerie: questi chiesero la ragione della loro venuta e intanto pronunciavano minacce all'indirizzo delle guardie che li avevano fatti passare; e tentarono di trattenerli, poi, quando i sette manifestarono l'intenzione di procedere oltre. Allora i congiurati, incoraggiandosi a vicenda, brandirono i pugnali e trafissero sul posto chi cercava di fermarli; poi si lanciarono di corsa verso le stanze degli uomini.

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