Storie / Libro III, 64

1 Ἐνθαῦτα ἀκούσαντα Καμβύσεα τὸ Σμέρδιος οὔνομα ἔτυψε ἡ ἀληθείη τῶν τε λόγων καὶ τοῦ ἐνυπνίου· ὃς ἐδόκεε ἐν τῷ ὕπνῳ ἀπαγγεῖλαι τινά οἱ ὡς Σμέρδις ἱζόμενος ἐς τὸν βασιλήιον θρόνον ψαύσειε τῇ κεφαλῇ τοῦ οὐρανοῦ. 2 μαθὼν δὲ ὡς μάτην ἀπολωλεκὼς εἴη τὸν ἀδελφεόν, ἀπέκλαιε Σμέρδιν· ἀποκλαύσας δὲ καὶ περιημεκτήσας τῇ ἁπάσῃ συμφορῇ ἀναθρώσκει ἐπὶ τὸν ἵππον, ἐν νόῳ ἔχων τὴν ταχίστην ἐς Σοῦσα στρατεύεσθαι ἐπὶ τὸν Μάγον. 3 καί οἱ ἀναθρώσκοντι ἐπὶ τὸν ἵππον τοῦ κολεοῦ τοῦ ξίφεος ὁ μύκης ἀποπίπτει, γυμνωθὲν δὲ τὸ ξίφος παίει τὸν μηρόν· τρωματισθεὶς δὲ κατὰ τοῦτο τῇ αὐτὸς πρότερον τὸν τῶν Αἰγυπτίων θεὸν Ἆπιν ἔπληξε, ὥς οἱ καιρίῃ ἔδοξε τετύφθαι, εἴρετο ὁ Καμβύσης ὅ τι τῇ πόλι οὔνομα εἴη· οἳ δὲ εἶπαν ὅτι Ἀγβάτανα. 4 τῷ δὲ ἔτι πρότερον ἐκέχρηστο ἐκ Βουτοῦς πόλιος ἐν Ἀγβατάνοισι τελευτήσειν τὸν βίον. ὃ μὲν δὴ ἐν τοῖσι Μηδικοῖσι Ἀγβατάνοισι ἐδόκεε τελευτήσειν γηραιός, ἐν τοῖσί οἱ ἦν τὰ πάντα πρήγματα· τὸ δὲ χρηστήριον ἐν τοῖσι ἐν Συρίῃ Ἀγβατάνοισι ἔλεγε ἄρα.5 καὶ δὴ ὡς τότε ἐπειρόμενος ἐπύθετο τῆς πόλιος τὸ οὔνομα, ὑπὸ τῆς συμφορῆς τῆς τε ἐκ τοῦ Μάγου ἐκπεπληγμένος καὶ τοῦ τρώματος ἐσωφρόνησε, συλλαβὼν δὲ τὸ θεοπρόπιον εἶπε “ἐνθαῦτα Καμβύσεα τὸν Κύρου ἐστὶ πεπρωμένον τελευτᾶν„.

1 commento:

  1. Allora Cambise, udendo il nome di Smerdi, rimase molto colpito da come le parole di Pressaspe corrispondessero al suo antico sogno; aveva sognato che qualcuno veniva ad annunciargli che Smerdi, seduto sul trono regale, toccava il cielo con la testa. Comprese di aver inutilmente fatto uccidere suo fratello e pianse molto il nome di Smerdi. Dopo molti lamenti e molte amare considerazioni sulla propria disgrazia, balzò sul cavallo con l'intenzione di guidare al più presto un esercito su Susa, contro il Mago. Ma mentre balzava a cavallo, gli si staccò il puntale dal fodero della spada e la lama, non più inguainata, gli trafisse la coscia; ferito nello stesso punto in cui aveva colpito il dio egiziano Api, Cambise ritenne mortale la ferita; chiese il nome della città dove si trovava e gli risposero che si trattava di Ecbatana. Tempo prima un oracolo di Buto gli aveva predetto che avrebbe finito i suoi giorni a Ecbatana, ma lui aveva creduto di dover morire di vecchiaia nell'Ecbatana di Media, il cuore del suo impero; invece l'oracolo intendeva l'Ecbatana di Siria. Cosicché, quando ebbe inteso grazie alle sue domande il nome di Ecbatana, doppiamente abbattuto dalla vicenda del Mago e della sua ferita, tornò lucido di colpo e comprendendo l'oracolo disse: "Qui è stabilito che si spenga Cambise figlio di Ciro".

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