Storie / Libro III, 156

1 Ταῦτα ἐντειλάμενος ἤιε ἐπὶ τὰς πύλας, ἐπιστρεφόμενος ὡς δὴ ἀληθέως αὐτόμολος. ὁρῶντες δὲ ἀπὸ τῶν πύργων οἱ κατὰ τοῦτο τεταγμένοι κατέτρεχον κάτω καὶ ὀλίγον τι παρακλίναντες τὴν ἑτέρην πύλην εἰρώτων τίς τε εἴη καὶ ὅτευ δεόμενος ἥκοι. ὁ δέ σφι ἠγόρευε ὡς εἴη τε Ζώπυρος καὶ αὐτομολέοι ἐς ἐκείνους. 2 ἦγον δή μιν οἱ πυλουροί, ταῦτα ὡς ἤκουσαν, ἐπὶ τὰ κοινὰ τῶν Βαβυλωνίων· καταστὰς δὲ ἐπ᾽ αὐτὰ κατοικτίζετο, φὰς ὑπὸ Δαρείου πεπονθέναι τὰ ἐπεπόνθεε ὑπ᾽ ἑωυτοῦ, παθεῖν δὲ ταῦτα διότι συμβουλεῦσαι οἱ ἀπανιστάναι τὴν στρατιήν, ἐπείτε δὴ οὐδεὶς πόρος ἐφαίνετο τῆς ἁλώσιος. 3 “νῦν τε„ ἔφη λέγων “ἐγὼ ὑμῖν ὦ Βαβυλώνιοι ἥκω μέγιστον ἀγαθόν, Δαρείῳ δὲ καὶ τῇ στρατιῇ καὶ Πέρσῃσι μέγιστον κακόν· οὐ γὰρ δὴ ἐμέ γε ὧδε λωβησάμενος καταπροΐξεται· ἐπίσταμαι δ᾽ αὐτοῦ πάσας τὰς διεξόδους τῶν βουλευμάτων„. τοιαῦτα ἔλεγε.

1 commento:

  1. Da quel momento il resto tocca a me e ai Persiani". Date queste istruzioni, si avviò verso le porte della città continuando a voltarsi indietro come se davvero fosse un disertore. Le sentinelle di guardia sulle torri lo videro: subito corsero giù e schiudendo appena un battente della porta gli chiesero chi fosse e cos'era venuto a fare; egli spiegò di essere Zopiro e di voler passare dalla loro parte. I guardiani della porta, udita la sua risposta, lo condussero dalle autorità di Babilonia. Di fronte a esse Zopiro disse, fra pianti e lamenti, che Dario lo aveva ridotto così (come invece si era sconciato da solo) e che gli aveva riservato quel trattamento per aver lui consigliato al re di ritirare l'esercito, visto che non c'era modo di espugnare la città. "Ora", disse, "Babilonesi, vengo qui da voi per vostra grandissima fortuna e a completo danno di Dario e del suo esercito: perché ora me la pagherà per avermi mutilato come ha fatto: io conosco tutti i particolari dei suoi piani".

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