Storie / Libro II, 131

1 οἳ δὲ τινὲς λέγουσι περὶ τῆς βοὸς ταύτης καὶ τῶν κολοσσῶν τόνδε τὸν λόγον, ὡς Μυκερῖνος ἠράσθη τῆς ἑωυτοῦ θυγατρὸς καὶ ἔπειτα ἐμίγη οἱ ἀεκούσῃ· 2 μετὰ δὲ λέγουσι ὡς ἡ παῖς ἀπήγξατο ὑπὸ ἄχεος, ὁ δέ μιν ἔθαψε ἐν τῇ βοῒ ταύτῃ, ἡ δὲ μήτηρ αὐτῆς τῶν ἀμφιπόλων τῶν προδουσέων τὴν θυγατέρα τῷ πατρὶ ἀπέταμε τὰς χεῖρας, καὶ νῦν τὰς εἰκόνας αὐτέων εἶναι πεπονθυίας τά περ αἱ ζωαὶ ἔπαθον. 3ταῦτα δὲ λέγουσι φλυηρέοντες, ὡς ἐγὼ δοκέω, τά τε ἄλλα καὶ δὴ καὶ τὰ περὶ τὰς χεῖρας τῶν κολοσσῶν· ταύτας γὰρ ὦν καὶ ἡμεῖς ὡρῶμεν ὅτι ὑπὸ χρόνου τὰς χεῖρας ἀποβεβλήκασι, αἳ ἐν ποσὶ αὐτέων ἐφαίνοντο ἐοῦσαι ἔτι καὶ ἐς ἐμέ.

1 commento:

  1. 1) Alcuni narrano a proposito della vacca e delle statue la seguente leggenda: Micerino si innamorò della figlia e la costrinse a unirsi con lui; 2) dicono inoltre che subito dopo, per il dolore, la ragazza si impiccò; mentre il padre provvedeva a seppellirla nella vacca, la madre fece tagliare le mani alle ancelle che avevano consegnato sua figlia nelle mani del padre; e ora appunto le statue di queste ancelle avrebbero patito la punizione subita da loro vive. 3) Ma a mio parere dicono delle sciocchezze, sia nel resto sia nel dettaglio delle mani delle statue; ho potuto constatare personalmente che si sono staccate a causa dell'azione del tempo: erano ancora visibili all'epoca della mia visita, per terra, ai piedi delle statue.

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