Sallustio: Bellum Iugurthinum, 82

Imperator postquam de regum societate cognovit, non temere neque, uti saepe iam victo Iugurtha consueuerat, omnibus locis pugnandi copiam facit. Ceterum haud procul ab Cirta castris munitis reges opperitur, melius esse ratus cognitis Mauris, quoniam is nouos hostis accesserat, ex commodo pugnam facere. Interim Roma per litteras certior fit prouinciam Numidiam Mario datam; nam consulem factum ante acceperat. Quibus rebus supra bonum aut honestum perculsus neque lacrimas tenere neque moderari linguam, vir egregius in aliis artibus nimis molliter aegritudinem pati. Quam rem alii in superbiam vertebant, alii bonum ingenium contumelia accensum esse, multi quod iam parta victoria ex manibus eriperetur. Nobis satis cognitum est illum magis honore Mari quam iniuria sua excruciatum, neque tam anxie laturum fuisse, si adempta prouincia alii quam Mario traderetur.

1 commento:

  1. 1 Il comandante, informato dell'alleanza dei due re, non vuole più
    esporsi a combattimenti casuali né su qualsiasi terreno, come aveva fatto
    spesso dopo la vittoria su Giugurta. Anzi, fortificato il campo, attende i
    re non lontano da Cirta, convinto che sia meglio prima conoscere questi
    nuovi nemici che erano i Mauri e poi attaccare battaglia in condizioni
    favorevoli. 2 Nel frattempo apprende per lettera, da Roma, che la
    provincia della Numidia è stata assegnata a Mario: della sua elezione a
    console era già stato avvertito. Colpito dalla notizia più di quanto fosse
    giusto e dignitoso, non seppe trattenere le lacrime né frenare la lingua:
    uomo per altri aspetti eccezionale, si mostrò troppo debole di fronte al
    dolore. 3 Alcuni attribuivano questo comportamento alla sua superbia,
    altri al risentimento della sua indole generosa per l'offesa patita, i più
    al fatto di vedersi strappare di mano una vittoria già sua. Personalmente
    sono convinto che lo tormentava più l'onore concesso a Mario che
    l'affronto subìto e che non avrebbe sofferto tanto se la provincia a lui
    tolta fosse stata assegnata ad altri anziché a Mario.

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