De bello Gallico / Libro II, 18
Loci natura erat haec, quem locum nostri castris delegerant. Collis ab summo aequaliter declivis ad flumen Sabim, quod supra nominavimus, vergebat. Ab eo flumine pari acclivitate collis nascebatur adversus huic et contrarius, passus circiter CC infimus apertus, ab superiore parte silvestris, ut non facile introrsus perspici posset. Intra eas silvas hostes in occulto sese continebant; in aperto loco secundum flumen paucae stationes equitum videbantur. Fluminis erat altitudo pedum circiter trium.
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La conformazione naturale del luogo, scelto dai nostri perl'accampamento, era la seguente: un colle, che digradava in modo uniforme, scendeva fino alla Sambre, fiume di cui abbiamo già fatto cenno. Sulla rivaopposta, proprio di fronte, sorgeva un altro colle che aveva identica pendenza: in basso, per un tratto di circa duecento passi, era brullo,mentre sulla cima aveva fitti boschi, impenetrabili alla vista. Qui i nemici si tenevano nascosti; nella zona senza vegetazione, lungo il fiume,si vedevano poche squadre di cavalleria. La profondità del fiume era di circa tre piedi.
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