Storie Libro I, 54

1 ἐπείτε δὲ ἀνενειχθέντα τὰ θεοπρόπια ἐπύθετο ὁ Κροῖσος, ὑπερήσθη τε τοῖσι χρηστηρίοισι, πάγχυ τε ἐλπίσας καταλύσειν τὴν Κύρου βασιληίην, πέμψας αὖτις ἐς Πυθὼ Δελφοὺς δωρέεται, πυθόμενος αὐτῶν τὸ πλῆθος, κατ᾽ ἄνδρα δύο στατῆρσι ἕκαστον χρυσοῦ. 2 Δελφοὶ δὲ ἀντὶ τούτων ἔδοσαν Κροίσῳ καὶ Λυδοῖσι προμαντηίην καὶ ἀτελείην καὶ προεδρίην, καὶ ἐξεῖναι τῷ βουλομένῳ αὐτῶν γίνεσθαι Δελφὸν ἐς τὸν αἰεὶ χρόνον.

1 commento:

  1. Venuto a conoscenza dei responsi, Creso se ne compiacque molto: tutto preso dalla speranza di abbattere il regno di Ciro, inviò a Pito una ulteriore delegazione: si informò quanti fossero i Delfi di numero e a ciascuno di loro donò due stateri d'oro. In cambio i Delfi concedettero a Creso e ai Lidi il diritto di precedenza nella consultazione dell'oracolo, l'esenzione dai tributi, il diritto di seggio privilegiato negli spettacoli e la possibilità, per sempre, a ogni Lido che lo desiderasse di diventare cittadino di Delfi.

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