Storie Libro I, 208
1 γνῶμαι μὲν αὗται συνέστασαν· Κῦρος δὲ μετεὶς τὴν προτέρην γνώμην, τὴν Κροίσου δὲ ἑλόμενος, προηγόρευε Τομύρι ἐξαναχωρέειν ὡς αὐτοῦ διαβησομένου ἐπ᾽ ἐκείνην. ἣ μὲν δὴ ἐξανεχώρεε κατὰ ὑπέσχετο πρῶτα· Κῦρος δὲ Κροῖσον ἐς τὰς χεῖρας ἐσθεὶς τῷ ἑωυτοῦ παιδὶ Καμβύσῃ, τῷ περ τὴν βασιληίην ἐδίδου, καὶ πολλὰ ἐντειλάμενὸς οἱ τιμᾶν τε αὐτὸν καὶ εὖ ποιέειν, ἢν ἡ διάβασις ἡ ἐπὶ Μασσαγέτας μὴ ὀρθωθῇ, ταῦτα ἐντειλάμενος καὶ ἀποστείλας τούτους ἐς Πέρσας, αὐτὸς διέβαινε τὸν ποταμὸν καὶ ὁ στρατὸς αὐτοῦ.
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Ma Creso il Lido, presente alla discussione, criticò questo parere ed espose la sua opinione, che era esattamente opposta: "Signore, - disse - già altre volte ti ho promesso, poiché Zeus mi ha dato nelle tue mani, che mi sarei impegnato a fondo per scongiurare qualunque sciagura io vedessi incombere sulla tua casa. Le mie sventure personali, così spiacevoli, mi hanno insegnato molto. Ora, se tu credi di essere immortale e di comandare a un esercito immortale, non ha senso che io ti esponga il mio parere; ma se riconosci di essere un uomo anche tu e di comandare ad altri uomini, sappi prima di tutto che le vicende umane sono una ruota, che gira e non permette che siano sempre gli stessi a godere di buona fortuna. Circa la presente questione io la penso al contrario di costoro: se decideremo di ricevere i nemici in territorio persiano tu corri un bel rischio: se rimani sconfitto perdi tutto il tuo regno perché è chiaro che i Massageti, vincendo, non torneranno più indietro ma avanzeranno contro i tuoi domini. Invece se li batti, non vinci tanto quanto vinceresti se trovandoti già in casa loro potessi inseguire i Massageti in fuga. La conseguenza infatti sarebbe uguale ma contraria alla precedente: se sconfiggi tu i nemici, sarai tu a puntare dritto sul dominio di Tomiri. Inoltre, indipendentemente da quanto ti ho già esposto, mi pare vergognoso e intollerabile che Ciro, il figlio di Cambise, ceda a una donna e si ritiri. Pertanto il mio parere è di passare il fiume e avanzare di quanto i nemici arretreranno; e là tentare di sconfiggerli con la seguente tattica. A quanto mi risulta i Massageti non hanno mai gustato i piaceri persiani e non hanno mai provato grandi delizie. Per uomini così dunque facciamo a pezzi bestiame in abbondanza, cuciniamolo e prepariamo un banchetto nel nostro campo: e aggiungiamo generosamente grandi orci di vino puro e cibarie d'ogni sorta; dopo di che si lascino sul posto i contingenti meno validi e gli altri si ritirino nuovamente verso il fiume. E vedrai, se non mi inganno, che i Massageti a vedere tutto quel ben di dio vi si getteranno sopra e a quel punto a noi non resterà che compiere notevoli gesta".
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