tag:blogger.com,1999:blog-3945511891368505448.post4902639979789184479..comments2023-11-08T10:48:01.801+01:00Comments on il Versionario online: Sallustio: Bellum Iugurthinum, 64Unknownnoreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-3945511891368505448.post-89613028135701250202011-01-26T19:21:29.297+01:002011-01-26T19:21:29.297+01:001 Mario, vedendo allora che le parole dell'aru...1 Mario, vedendo allora che le parole dell'aruspice tendevano a <br /> quello stesso obiettivo cui lo spingeva la sua ambizione, chiede a Metello <br /> il congedo per presentarsi candidato. Ma Metello, che pure era uomo <br /> straordinariamente ricco di coraggio, di amor di gloria e di altre doti <br /> care agli onesti, aveva però un carattere arrogante e peccava di superbia, <br /> male comune della nobiltà. 2 Sorpreso, dapprima, dall'insolita richiesta, <br /> si meraviglia del suo proposito e quasi a titolo di amicizia lo invita a <br /> desistere da un progetto così malaccorto e a non coltivare ambizioni <br /> superiori alla sua condizione. Aggiungeva che non tutto è alla portata di <br /> tutti: Mario poteva essere pago del suo stato e doveva insomma guardarsi <br /> dal richiedere al popolo romano ciò che a buon diritto gli sarebbe stato <br /> negato. 3 Poiché con queste e altre affermazioni simili non riuscì a <br /> piegare la volontà di Mario, gli rispose che avrebbe soddisfatto la sua <br /> richiesta non appena le esigenze di servizio glielo avessero permesso. 4 <br /> Poi, di fronte alle insistenze di Mario, si dice che gli consigliò di non <br /> aver fretta di partire, perché sarebbe già stato abbastanza presto per lui <br /> chiedere il consolato insieme a suo figlio, il quale prestava allora <br /> servizio militare al seguito del padre e aveva circa vent'anni. Questa <br /> risposta aveva maggiormente rinfocolato in Mario sia il desiderio della <br /> carica cui aspirava sia il risentimento contro Metello. 5 Perciò le sue <br /> azioni si ispiravano a due pessime consigliere: l'ambizione e la collera. <br /> Non tralasciava alcun gesto o alcuna parola, purché potesse procurargli <br /> favore. Trattava i soldati ai suoi ordini nei quartieri invernali con <br /> disciplina meno severa rispetto a prima e con i mercanti, presenti in gran <br /> numero a Utica, parlava della guerra muovendo critiche e facendo grandi <br /> promesse. Diceva che se gli fosse stata data soltanto una metà <br /> dell'esercito, in pochi giorni avrebbe avuto Giugurta in catene. Il <br /> comandante, invece, protraeva a bella a posta la guerra, perché, uomo vano <br /> e superbo come un re, si compiaceva troppo dell'esercizio del potere. 6 <br /> Tutte queste critiche parevano loro tanto più fondate, in quanto la lunga <br /> durata della guerra aveva danneggiato i loro interessi e per chi è <br /> impaziente non si fa mai presto abbastanza.Giulionoreply@blogger.com